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Come scoprire i pericoli che si nascondono dietro una proposta di investimento

19 anni fa - giovedì 3 giugno 2004

  • Diffidate di chi non vi da tregua. Frasi del tipo "se non concludiamo in fretta l'affare sfuma", "la quotazione sta salendo vertiginosamente, se non compra ora può essere troppo tardi" o ancora "abbiamo solo pochi titoli a disposizione, se decide subito sono ancora in grado di garantirle un buon prezzo" fanno parte del classico repertorio piratesco: quando le sentite pronunciare deve scattare l'allarme rosso.
  • Immancabilmente le società in cui propongono d'investire "stanno per essere quotate" o sono già quotate su un mercato Otc (over the counter), cioè un mercato quasi del tutto privo di regole e garanzie per gli investitori e contraddistinto da una bassissima liquidità che rende estremamente semplice la manipolazione delle quotazioni.
  • Molto spesso le società di cui si propone l’acquisto dei titoli stanno per commercializzare un nuovo prodotto, rivoluzionario, che pemetterà a questa azienda di diventare, per anni e anni, leader di mercato.
  • Uno degli espedienti più utilizzati per indurre i risparmiatori a effettuare versamenti su un conto domiciliato in un Paese extra-europeo consiste nel fargli capire che in questo modo i "favolosi" guadagni che conseguirà saranno al riparo dagli artigli del fisco. Guardatevi bene dal dare retta a questi suggerimenti: l'unica certezza è che non avrete più nessun controllo sul vostro capitale né avrete alcuna protezione nel caso - assai frequente - in cui il malandrino scappa con la cassa.
  • Per invogliare qualcuno a investire in una società non c'è nulla di meglio che inviargli una bella newsletter su carta patinata. L'aspetto del giornale rende automaticamente più credibili e autorevoli le informazioni contenute. Naturalmente si tratta di un'informazione a senso unico, tesa unicamente a decantare le potenzialità di crescita della società per spingervi ad acqustare le azioni. Le newsletter che vengono inviate a questo scopo sono praticamente dei "fogli" anonimi: non si sa quando sono state scritte e da chi, dove vengono stampate, da chi sono edite. Le fonti delle informazioni e dei dati sono spesso altrettanto anonime: qual è l'analista che asserisce ad esempio che "gli utili sono destinati a crescere al ritmo del 50% l'anno" e per quale società lavora? Se ricevete una newsletter di questo genere fate molta attenzione: è probabile che il mittente sia un malandrino.
  • Ricordate il caso Grimaldi-Hoffman? Chi si organizza in grande stile per turlupinare i risparmiatori non trascura neanche i dettagli. Figurarsi se commette l'errore di avere sede e conti correnti bancari nello stesso Paese: per mettersi al riparo da ogni possibile azione legale i malandrini hanno generalmente uffici di rappresentanza in un Paese diverso da quello in cui sollecitano i riasparmiatori a investire (Spagna, Olanda, Lussemburgo...), propongono investimenti in società di altri Paesi ancora e si fanno accreditare i quattrini su conti correnti aperti in paradisi fiscali (Bahamas, Isole del Canale...) o comunque al di fuori dell'Unione Monetaria o degli Stati Uniti (Hong Kong, Malesia, Svizzera...).
  • In alcuni casi i trucchi utilizzati per spillare denaro ai risparmiatori sono molto più sottili: ad esempio l’investimento propostovi viene realizzato veramente, ma in più volte, permettendo così al malintenzionato di incassare sostanziose commissioni ad ogni operazione. Quindi controllate attentamente il numero di operazioni che l’intermediario sta facendo: se è elevato o se le operazioni sono sempre quelle - ad esempio un acquisto di 1.000 titoli viene suddiviso in 5, 6 o ancora più operazioni - vuole che l’intermediario sta guadagnando ... alle vostre spalle.

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